Ed eccomi a circa metà della mia vita, mentre sono seduto su una panchina guardo il mare e sento nel cuore una musica magica, una musica di pianoforte. Quei tasti leggermente premuti che emettono un suono dolce e magico. Si avverte nell’aria un profumo di primavera, i gabbiani che volano al pelo dell’acqua sulle piccole onde che pian piano s’increspano, fino ad infrangersi sugli scogli. Da lontano si sentono voci di bimbi che giocano, motorini che sfrecciano, canzoni lontane che vengono trasportate all’interno delle automobili. Tutto ciò non mi distrae, guardo il mare da quella panchina, da dove tutto è iniziato. Su quella panchina ci fu quella nostra promessa, una promessa importante. All’improvviso eccomi lì, davanti un altare ancora senza il celebrante, ma piena di fiori e addobbi, per quello che a breve sarà il momento più importante, il momento della grande promessa. Sono ancora solo, li davanti all’altare tra rose, fiori e drappi bianchi. Sono io nell’intimità spirituale, emozionato come non mai, a breve ci sarà la grande promessa. Ed eccomi che mi guardo intorno, vedo i miei genitori, mia sorella, emozionati e vestiti a festa. Già la grande festa, quella che tante volte era stata immaginata, sognata, sperata e forse alcune volte s’immaginava rimanesse solo nei sogni. All’ingresso entra una coppia di sconosciuti e mi chiedono se ci sarà a breve la grande promessa, io dico di si e li invito ad assistere alla celebrazione. Loro sorridono e dicono che ci sarebbero stati. Ecco d’improvviso che si sentono le voci di amici, parenti, che dicono “sta arrivando, sta arrivando”. Pian piano ecco che la chiesa si riempie di gente, sono tutti li insieme per assistere alla nostra grande promessa. Arriva Lei, vestita di bianco, più bella che mai. La guardo mentre si avvicina. Lei che quel giorno era insieme a me su quella panchina, ora è lì che si avvicina e mi guarda emozionata, eccola che mi raggiunge per la grande promessa. Ecco ci siamo, siamo in due, io e Lei davanti al Signore insieme alle nostre famiglie, ai nostri parenti e amici. Io e Lei mano nella mano, come a dirci siamo una cosa sola, come un’Anima soltanto, pronti per la grande promessa. Ed ecco che in quella chiesa, davanti al Signore io e Lei ci guardiamo e ci diciamo “Si”, promettiamo di amarci per sempre. In quel momento, seppur breve, sembra che il tempo si sia fermato, si sia fermato a quella panchina, io e Lei davanti al mare a guardare l’orizzonte. Usciamo dalla chiesa e sotto una pioggia di applausi, di riso e di sorrisi, appare quella coppia sconosciuta che si avvicina e ci fa gli auguri, come a dirci, eccovi, vi siete incontrati e insieme avete fatto la grande promessa. Ora il nostro compito è finito, vi abbiamo osservati e guidati dal giorno in cui tu sei stato battezzato e lei in quel momento nasceva, vi siete incontrati, vi siete amati e ora avete fatto la grande promessa, continuate a camminare insieme mano nella mano per sempre fino al tramonto, stando sempre su quella panchina perché insieme mano nella mano da lì rivedrete anche l’alba, insieme.